Un gruppo di famiglie americane ha stilato una petizione on-line che si rivolge ai governi di tutti i paesi con adozioni in Nepal e al governo nepalese.

Lo scopo è raggiungere un altissimo numero di firme in pochi giorni.

La firma si mette on-line e occorrono pochi dati, perchè alcuni non sono obbligatori. Si può persino conservare l'anonimato (solo l'amministratore della petizione può vedere i nomi anonimi).

Questo è il link:

http://www.gopetition.com/online/34404.html

SEGUE TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DELLA PETIZIONE

A: Governo del Nepal

Governi di Stati Uniti d'America, Francia, Spagna, Italia, Belgio, Danimarca, Norvegia, Svizzera,

Canada, Australia, Svezia e Regno Unito

Da: Gruppo internazionale di aspiranti famiglie adottive in quota 2009 e 2010

E sostenitori delle adozioni in Nepal

Attualmente oltre 500 aspiranti famiglie adottive di Stati Uniti, Canada e numerose nazioni europee hanno un'adozione in corso in Nepal. Molte di queste famiglie aspettano fedelmente da tre o più anni di adottare un bambino nepalese.

Nel 2007 il Governo del Nepal ha imposto una lunga sospensione delle adozioni internazionali per creare e implementare un sistema rinnovato, studiato allo scopo di ridurre le possibilità di frode e corruzione e di rendere il processo di adozione internazionale più trasparente. Queste riforme sono esposte nei "Terms and Conditions" (T&C) stabiliti dal Ministero Nepalese delle Donne, dei Bambini e del Welfare. I "Terms and Conditions" sono stati approvati dal governo del Nepal nel 2008, consentendo una riapertura delle adozioni internazionali nel gennaio 2009. In aprile, il governo nepalese ha sottoscritto la convenzione dell'Aia, evidenziando la propria intenzione di diventare un membro della Convenzione.

Recentemente UNICEF ed il Bureau Permanente della Convenzione dell'Aia hanno pubblicato relazioni critiche rispetto al processo adottivo ed hanno chiesto una nuova sospensione fino a quando non saranno messe in atto ulteriori riforme; più specificamente la piena attuazione e ratifica della Convenzione dell'Aia. In risposta a questi rapporti e alla stampa negativa sull'adozione internazionale in Nepal che è seguita, le nazioni straniere coinvolte stanno monitorando attentamente il programma di adozione e almeno due paesi hanno sospeso le adozioni.

Dal momento in cui il governo nepalese ha riaperto le adozioni internazionali il 1 gennaio 2009 fino ad oggi, si sono verificati ripetuti ritardi amministrativi, con il risultato che solo meno del 5% delle oltre 500 pratiche depositate per il 2009 sotto il nuovo protocollo sono state processate ed approvate **.

Oltre 40 famiglie hanno accettato un abbinamento con bambini nepalesi a settembre 2009, ma aspettano da oltre sei mesi che il loro viaggio per andare a prendere i bimbi e completare l'adozione siano approvati. E' stato anche riportato che decine di altri abbinamenti sono stati realizzati mesi fa, ma non sono ancora stati comunicati a famiglie ed enti. Centinaia di famiglie in attesa e di bambini rimangono in un limbo, in attesa che le pratiche relative ai dossier depositati per il 2009 vengano processate e completate.

Sosteniamo i progressi fatti dal Governo del Nepal per assicurare che il proprio sistema adottivo sia in linea con standard universalmente accettati di salvaguardia e per garantire che ogni adozione venga gestita in modo corretto, etico e trasparente.

Tuttavia, negare durante un periodo di riforma a bambini adottabili il diritto umano fondamentale ad avere una famiglia che li ami e se ne prenda cura in modo permanente, contraddice direttamente proprio i principi della Convenzione dell'Aia e non è certamente nel supremo interesse dei vulnerabili bambini coinvolti.

Nemmeno le migliori istituzioni riescono a fornire le cure e le attenzioni di cui i bambini necessitano e le leggi internazionali considerano centrale il diritto umano a crescere in una famiglia. La prolungata permanenza in orfanatrofio danneggia la futura capacità del minore di crescere, svilupparsi e raggiungere il proprio potenziale. Ogni mese di ritardo rappresenta una perdita che potrebbe non essere più recuperata.

Crediamo che sia possibile processare questi casi in una maniera che sia allo stesso tempo celere e corretta, nel pieno rispetto delle necessarie misure di salvaguardia attualmente esistenti.

Nel supremo interesse dei bambini in attesa, sollecitiamo i principali paesi riceventi a mantenere aperti i programmi di adozione con il Nepal e a raddoppiare i loro sforzi per supportare il governo nepalese nel rinforzare ulteriormente il sistema adottivo mentre il Nepal lavora per avvicinarsi alla ratifica dell'Aia.

Per ragioni umanitarie e per pietà nei confronti dei bambini e delle centinaia di famiglie che sono in regola con i requisiti richiesti dalle autorità nepalesi ed hanno atteso per anni di accogliere questi figli nei loro cuori e nelle loro case:

Chiediamo rispettosamente al Governo del Nepal di firmare tutte le autorizzazioni di viaggio pendenti e di completare tutte le pratiche di adozione pendenti per il 2009, con la massima urgenza.

Gruppo Internazionale di Aspiranti Famiglie Adottive: pratiche 2009 e 2010 e sostenitori delle adozioni in Nepal

2 marzo 2010

** Aspiranti famiglie adottive, enti e rappresentanti degli enti hanno ricevuto una serie di spiegazioni per i ripetuti ritardi: posizioni istituzionali vacanti, improvvisi cambiamenti di personale ministeriale, periodi di formazione per funzionari appena nominati, apparente riluttanza a convocare riunioni, apparenti dissidi interni, lunghi periodi di vacanza, viaggi, difficoltà a far coincidere date e un incerto scenario politico. Questi ostacoli sono stati accompagnati da una mancanza di informazione da parte del Ministero verso le ambasciate dei paesi riceventi, gli enti, i loro rappresentanti e le famiglie in attesa, riguardo i progressi, le intenzioni e le azioni legate alle adozioni.