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Affido familiare (Forum Bloccato Forum Bloccato)
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Autore Messaggio
rivvan
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Iscritto dal : 10 Agosto 2010
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Quota rivvan Rispondibullet Postato: 03 Giugno 2011 alle 10:05
Sono perfettamente d'accordo con Gian e con il capitano...anch'io mi dimeno sempre in mille dubbi, ma penso che la preoccupazione centrale nell'affido debba essere per il bambino, altrimenti, meglio cambiare strada...che poi possano esserci difficoltà o altre quesstioni, bè ci sono anche sui figli bio, e, come dice Gian, in tutte le famiglie anche senza affido.
La motivazione in questo deve essere d'acciaio e la cosa fondamentale è l'accettazione di un figlio affidato come fosse un figlio proprio: un genitore cerca di aiutare suo figlio anche se ha dei problemi a scuola o nella società, insomma nella normale vita di tutti i giorni, che, anche nelle famiglie più sane, non è sempre rose e fiori...
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zolletta
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 06 Giugno 2011 alle 08:33
GRAZIE GIAN68 :) 
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barbamamma
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Quota barbamamma Rispondibullet Postato: 06 Giugno 2011 alle 12:24
gian grazie anche da me.
da me che tra poco più di un'ora sarò a casa con mio marito, i miei bimbi e l'assistente sociale e la psicologa che vogliono giustamente conoscerli. grazie da me che qualche sega mentale sull'argomento me la sono fatta, ma ho deciso di non stare più a spaccarmi la testa a immaginarmi cose che non posso lontanamente prevedere...che potrebbero essere in un modo o l'esatto contrario... grazie ancora.
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gian68
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Quota gian68 Rispondibullet Postato: 15 Giugno 2011 alle 09:51

Mi hanno chiesto di buttare giù una piccola riflessione sul mio essere padre affidatario : ho trovato difficoltà perché io penso di essere padre e basta senza specifiche: certo cerco di non essere monolitico perché ogni figlio è diverso a prescindere che sia biologico, adottivo o in affido: ma quando si prende una decisione, si sgrida, si accarezza, si vive accanto ai figli, si è padre punto e basta.

Sarà che sono un uomo, che non ho contenuto i miei figli ma io mi sento padre e basta. Dei miei figli l’unico, delle altre figlie il secondo padre o il primo o a pari merito (non m’importa: ho sempre odiato le classifiche e le graduatorie ritenendo fondamentale solo l’esserci). Ho cercato sempre di rispettare gli altri padri, cercando per quanto possibile di non giudicarli e soprattutto di non sentirmi superiore: ma questo non ha fatto meno di farmi sentire padre. E l’ho fatto anche per questi altri padri perché le loro figlie potessero crescere nel migliore dei modi come cerco di fare con i miei figli. E onestamente le arrabbiature di quando ti disobbediscono, le ansie di quando si ammalano, le gioie di quando sorridono e l’energia di quando ti abbracciano sono le stesse.

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Panda2010
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Quota Panda2010 Rispondibullet Postato: 15 Giugno 2011 alle 13:02
Esatto gian ogni bimbo/a che sia bio adottivo affidatario è sempre nostro figlio e come tale dobbiamo comportarci Tongue

Sta a te: puoi credere di farcela
o credere di non farcela.
In entrambi i casi i fatti
ti daranno ragione

Henry Ford

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capitano.amy
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Quota capitano.amy Rispondibullet Postato: 15 Giugno 2011 alle 13:14
Prima di scegliere di fare affido, mi sono ben interrogata, mi sono...sondata, per essere quasi certa, di essere in grado di amare il bimbo che ci sarebbe stato affidato, come gli altri figli, e grazie al Cielo, la confermaè ormai quotidiana, sono madre, a prescindere, per matti, per i figli nati prima, e perdonate, ma come si può accogliere e crescere un bambino, poi, per anni, e non sentirlo nel tuo cuore, nel tuo sangue?? come puoi non volerlo preparare al mondo che vivrà, come puoi, non sgridarlo, non accarezzarlo, insomma, non amarlo!!??
il vero male, è l"indifferenza...
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roxi
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Iscritto dal : 28 Maggio 2011
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Quota roxi Rispondibullet Postato: 15 Giugno 2011 alle 13:38
"giorno a tutti che dire mi trovate perfettamente  d'accordo.....siete grandi!
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ondina
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Quota ondina Rispondibullet Postato: 16 Giugno 2011 alle 19:16
sono d'accordo anche io... sento kim identico agli altri miei due figli... è pure vero che ho timore a dirlo a loro, poichè se già nascono gelosie fra loro due, ho paura che potrebbero nascerne anche verso il piccolo... magari sono solo miei pensieri che sarebbero smentiti da loro. ad ogni modo, per ora non voglio rischiare, magari più in là!
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capitano.amy
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Quota capitano.amy Rispondibullet Postato: 16 Giugno 2011 alle 20:43
Ciao ondina..passa più spesso ragazza eh!!
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ondina
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Quota ondina Rispondibullet Postato: 16 Giugno 2011 alle 22:09
Obbedisco, capitano!
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zolletta
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 04 Luglio 2011 alle 10:40
rieccomi velocissimamente

DOMANI VISITA DOMICILIARE!!!! SmileSmileSmile
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capitano.amy
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Quota capitano.amy Rispondibullet Postato: 04 Luglio 2011 alle 10:44
Bene!! calma..naturale..rilassata...ok??
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zolletta
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 04 Luglio 2011 alle 11:17
per ora sono serena
grazie capitano Smile

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capitano.amy
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Quota capitano.amy Rispondibullet Postato: 06 Luglio 2011 alle 12:48
zolletta???!!!
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Quota capitano.amy Rispondibullet Postato: 07 Luglio 2011 alle 15:06
Zolletta, ma non ci racconti come è andata??
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zolletta
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 08 Luglio 2011 alle 09:10
é andata che non sono venute Dead
l'appuntamento é stato rimandato a data da definire

avranno sicuramente avuto un problema con qualche caso particolare..
mi dispiace però che non abbiano fissato subito un'altra data, anche perché avrei voluto "essere in pista" prima possibile, chissà magari ci sarebbe stato un abbinamento pronto a partire durante l'estate, sarebbe stato l'ideale per noi.

pazienza
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barbamamma
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Quota barbamamma Rispondibullet Postato: 08 Luglio 2011 alle 10:22
ciao zolletta, mi dispiace.
anche noi hanno fatto saltare un paio di incontri proprio all'ultimo, con il marito che aveva preso il giorno di ferie apposta e impegni vari spostati.
avevo scritto anche qui.
sicuramente avranno avuto un'urgenza, ma dispiace per l'appuntamento saltato e per il tempo che passa.
spero vi ridiano presto un altro appuntamento. ciao, in bocca al lupo e facci sapere
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capitano.amy
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Quota capitano.amy Rispondibullet Postato: 08 Luglio 2011 alle 10:47
Succede Zoll. vedrai che vi chiamano..altrimenti, tra una settimana..chiama tù..cosi tanto per...sentire..
il vero male, è l"indifferenza...
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iago
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Quota iago Rispondibullet Postato: 08 Luglio 2011 alle 10:52
Zolletta, non ti tirare già. Restiamo nel limbo...
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Panda2010
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Quota Panda2010 Rispondibullet Postato: 08 Luglio 2011 alle 14:10
A volte succede che gli appuntamenti vengono spostati .
In bocca al lupo zolletta

Sta a te: puoi credere di farcela
o credere di non farcela.
In entrambi i casi i fatti
ti daranno ragione

Henry Ford

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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 19:40
eccomi
 
oggi finalmente, dopo due spostamenti di data, c'é stata la visita domiciliare!
 
nostro figlio quando sono arrivate era un pò agitato e ha fatto a tratti il timido (non rispondendo ad alcune domande) e a tratti il matto (facendo deliberatamente chiasso mentre parlavamo) Confused 
é stato bravo quando hanno chiesto di vedere dove avrebbe dormito il bambino in arrivo, ha voluto mostrare lui il lettino che é sotto al suo Smile
 
c'é da dire che oggi per lui é stata una giornata particolarmente impegnativa perché é stato il suo primo giorno di scuola! (prima elementare).
 
cmq la psicologa e l'assistente sociale si sono mostrate comprensive e il colloquio si é svolto credo positivamente.
 
tra un mese avremo un ultimo incontro con loro nel quale ci proporranno un caso vero per discuterlo con noi; (questa cosa non l'ho capita benissimo).
 
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Quota iago Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 19:47
Zolletta mi congratulo con te.
Per tuo figlio è stata una bella giornata stressante: considera quante novità ha dovuto affrontare!!
E per te? Cosa dici di te?
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 19:56
grazie iagoSmile
 
io non ho capito benissimo questa cosa dell'incontro con simulazione di abbinamento... perché non sarà una proposta di abbinamento vera. ci parleranno di un caso vero, si discuterà insieme ma non sarà una vera proposta nei nostri confronti.
ci hanno spiegato che queste arriveranno dopo, saremo contattati dai colleghi che hanno seguito la storia del bambino, quindi non necessariamente loro.
questo ultimo incontro invece non ho capito a cosa serva.
a me sembra mettere in mezzo altro tempo e sono un pò stufa Dead


Modificato da zolletta - 12 Settembre 2011 alle 20:00
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iago
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Quota iago Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 20:39
non so cosa dirti, la mia esperienza è quasi nulla.
Ma non hai provato a chiederglielo?
Mi sembra tanto che vi vogliano mettere in discussione...
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zolletta
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 22:13
loro hanno detto che é prassi
potrebbe però essere come dici tu Ouch
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roxi
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Quota roxi Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 22:15
Zolletta congratulazioni a te e tuo figlio per l'esito dell'incontro...per quel che riguardo la simulazione nn so che dirti neanche io, mai sentito....ma cmq incrocio le dita ciaoooo
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horus1
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Quota horus1 Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 22:54

/



Modificato da horus1 - 29 Settembre 2011 alle 16:05
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Quota Panda2010 Rispondibullet Postato: 12 Settembre 2011 alle 23:24
Zolletta complimenti a te  e famili.Per quanto riguarda la simulazione anche per me è una novita .A noi hanno fatto fare alcune simulazioni alc orso ma era un a cosa diversissima da come la racconti tu.

Sta a te: puoi credere di farcela
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Quota capitano.amy Rispondibullet Postato: 13 Settembre 2011 alle 07:25
ZOLLETTA, ho sentito di altre situazioni del genere, in pratica i serv. creano una situazione, e con domande mirate cercano di capire come vi porreste voi e vostro figlio in quella situazione, diciamo una sorta di..rappresentazione.. ciao in bocca al lupo.
il vero male, è l"indifferenza...
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 13 Settembre 2011 alle 08:48
grazie a tutti

ora capisco un pò meglio di che si tratta, ma ho qualche dubbio sull'utilità di questa "prova" perché nella realtà le cose sono diverse da come puoi "immaginarle" in una simulazione. le reazioni sono diverse, tutto quanto insomma.

cmq la affronteremo con serenità come tutto il resto.
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rivvan
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Quota rivvan Rispondibullet Postato: 13 Settembre 2011 alle 10:31
In bocca al lupo, zolletta!!!
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gian68
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Quota gian68 Rispondibullet Postato: 13 Settembre 2011 alle 13:18
In realtà ci dovrebbe essere sempre una proposta di abbinamento cui noi possiamo dire di no oppure i servizi viste le nostre reazioni ci scartano.
Da noi non si tratta di una simulazione teatrale bensì di una discussione sul caso (non viene detto nè il nome nè l'ambito di appartenenza) in cui l'Equipe Integrata Affido con psicologo ed educatore valutano le reazioni.
ma non prenderlo come un esame, anzi dobbiamo essere naturali e reali perchè spesso è meglio essere bocciati. Sottoponetevi con fiducia ricordando che è tutto per il bene del minore e anche nostro come famiglia perchè l'abbinamento è la chiave di volta dell'intero affido non esistendo leggi assolute ma regole di base con una miriade di eccezioni. In questa prima fase non viene di regola mostrato il progetto o il decreto di affidamento in caso di giudiziale: solo nei passi successivi è nostro dovere pretenderlo, ricordandosi sempre che l'ultimo si è il nostro e non dobbiamo sentirci costretti in nessun modo e per nessuna ragione. siate voi stessi con tutti i nostri limiti e virtù non dissimulando o nascondendo.
A noi è capitato più volte anzi è la prassi ad esempio anche ultimamente per il caso di un appoggio pomeridiano sono state convocate tre famiglie, poi al secondo colloquio vanno due e poi si sceglie.
Mi ricordo quando ci convocarono per denisotta, venivamo da un abbinamento a cui eravamo stati scartati sempre per una sedicenne, e io tentai di ricordarlo a mira (l'addetta dell'EIA)per sottrarmi e lei mi disse giustamente:
mica le sedicenni sono tutte uguali...
così andammo titubanti al primo colloquio, poi sapete come è andata a finire
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zolletta
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Quota zolletta Rispondibullet Postato: 13 Settembre 2011 alle 22:33
grazie gian68
 
ma quindi potrebbe essere una selezione sulla base di un vero possibile abbinamento?
noi più altre famiglie per capire quale meglio si adatta a quel caso?
se é così cambia tutto e lo trovo utilissimo per tutti Smile
 
inoltre se così fosse significherebbe che finalmente si avvicina il momento di concretizzare SmileSmile
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gian68
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Quota gian68 Rispondibullet Postato: 14 Settembre 2011 alle 09:32
Se fossi della mia zona e seguendo il nostro protocollo direi proprio di si.
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gian68
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Quota gian68 Rispondibullet Postato: 14 Settembre 2011 alle 09:42
vi posto (si dice così ??) il nostro protocollo operativo sull'affido approvato dalle associazioni del territorio e dall'Equipe Integrata Affido.

PROTOCOLLO

PER LA REALIZZAZIONE DI STRATEGIE DI RETE PER

 L’AFFIDO E L’ACCOGLIENZA FAMILIARE

 

 

 

 

 

Tra

 

Ambiti Territoriali Sociali 8, 9, 10, 11, 12, 13 

 

Asur  Marche Zone Territoriali 4, 5, 6, 7

 

E

 

Associazioni del privato sociale

Associazione “OIKOS” Onlus Jesi

Associazione Consultorio “La famiglia” Jesi

Associazione “Ecco tuo figlio” Ancona

Associazione “Famiglie per l’accoglienza” Ancona

Associazione “Un Tetto” Senigallia

 

 

PREMESSA

Il presente protocollo di intesa tra gli Ambiti Territoriali Sociali 8, 9, 10, 11, 12, 13 ed ASUR Marche Zone Territoriali 4, 5, 6, 7 ed associazioni del privato sociale  iscritte all’albo  regionale delle Marche, definisce le linee programmatiche ed organizzative di riferimento atte a favorire l’attuazione di affidi familiari secondo le disposizioni legislative:

  1. Nazionali:

· L.149/01 art.1 comma 3 “lo Stato,le Regioni e gli Enti locali promuovono altresì iniziative di formazione dell’opinione pubblica sull’affidamento e l’adozione e di sostegno all’attività delle comunità di tipo familiare, organizzano corsi di preparazione e aggiornamento professionale degli operatori sociali, nonché incontri di formazione e preparazione per le famiglie e le persone che intendono avere in affidamento o in adozione minori. I medesimi Enti possono stipulare convenzioni con enti o associazioni senza fini di lucro che operano nel campo della tutela dei minori e delle famiglie per la realizzazione delle attività di cui al presente comma”, evidenzia quale ambito privilegiato per la collaborazione tra Ente locale e Enti/associazioni la sensibilizzazione e la promozione dell’affido familiare;

· L.328/2000 art.1 che prevede la programmazione e l’organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali da parte degli Enti locali, Regioni e Stato, che la promuovono e attivano con il coinvolgimento di soggetti del privato sociale;

 · del “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003” che indica che tale sistema si realizza “con il concorso di una pluralità di attori, istituzionali e non, pubblici e privati, rispetto ai quali sono distribuiti ruolo e responsabilità, competenze e risorse”;

 · del “Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2002-2004” che individua nelle sue linee operative l’opportunità che a livello locale sia incentivata la “realizzazione di strategie di rete per affrontare le situazioni di difficoltà dei minori e delle loro famiglie, coordinando e monitorando la relazione tra famiglie, associazioni, realtà no profit, servizi pubblici e privati, anche al fine di creare prassi e modalità nuove di incontro e risposta ai bisogni delle famiglie e dei loro figli” nel contesto di una piena valorizzazione della pluralità di risposte che nascono dall’incontro con il bisogno, per soddisfare le quali si attivano nuovi servizi ed iniziative, si intendono ulteriormente sviluppare rapporti, in molti casi già preesistenti con realtà del privato sociale, associazioni e cooperative.

Le modalità di collaborazione definite di seguito hanno carattere sperimentale e richiedono

di essere adeguatamente monitorate per verificarne la validità rispetto alle finalità/obiettivi

individuati.

  1. Regionali:

La D.G.R. 869/2003 promuove e sostiene attraverso le Equipe Integrate d’Ambito Sociale Territoriale, l’attivazione di percorsi di sensibilizzazione e informazione oltre che di preparazione per le famiglie e per le persone che intendono accogliere in affidamento minori. Alle stesse Equipe attiene il compito di conoscere e valutare le famiglie che, successivamente, confermano la loro disponibilità all’affido e validano il progetto, condividendolo e sottoscrivendolo.

  1. Dei Comuni componenti degli Ambiti Territoriali Sociali:

Delibera del Comitato dei Sindaci n. 7 del 15/11/2004 che ha approvato il Regolamento di affido familiare e di appoggio familiare all’interno dell’Ambito Sociale Territoriale n.12 di Chiaravalle.

Delibera n. 11 del 13/07/2009 che ha approvato il Regolamento per il Servizio di affido familiare all’interno dell’Ambito Sociale Territoriale n.10 di Fabriano.

Delibera del Comitato dei Sindaci n. 03 del 20/01/2006 che ha approvato il Regolamento per il Servizio di affido familiare e di appoggio all’interno dell’Ambito Sociale Territoriale n.9 di Jesi.

Delibera del Consiglio Comunale n. 164/1997 modificata con D.C.C. n.135/1998 che ha approvato il Regolamento di affido familiare all’interno dell’Ambito Sociale Territoriale n.8 di Senigallia.

L’obiettivo da raggiungere è l’adozione di un regolamento condiviso, sottoscritto e applicato da tutti gli ambiti in maniera da uniformare le prassi.

ART.1

Finalità

Gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e le ASUR ZT della Provincia di Ancona, vista la problematicità dei bisogni nell’ambito della famiglia, rilevano la necessità sia di un aumento di disponibilità all’affido, sia di poter disporre di risorse all’accoglienza familiare diversificate che garantiscano eterogeneità di risposte (sostegno all’appoggio familiare, accoglienza verso minori prossimi alla maggiore età, sostegno a minori con elevata multiproblematicità).

Ciò premesso, il presente protocollo di intesa disciplina il rapporto tra ATS, ASUR ZT e Associazioni del territorio della provincia di Ancona operanti nell’ambito dei minori in difficoltà e dell’affido familiare, per l’erogazione coordinata e integrata, nel rispetto delle differenti competenze, di interventi atti a favorire lo sviluppo degli affidi familiari.

Nello specifico il presente protocollo propone modalità di accordo rispetto alle seguenti aree di intervento:

 

v     Sensibilizzare, informare, formare nuove famiglie affidatarie con l’obiettivo di una diffusione sempre più a vasto raggio di una cultura dell’affido e dell’accoglienza. Si ritiene che un’efficace promozione dell’affido possa essere realizzata privilegiando un contesto in cui pubblico e privato si ri-conoscono reciprocamente quali portatori di competenze e funzioni diverse, trovando sinergie e linguaggi comuni, rispetto a obiettivi chiari e definiti, basati su principi e valori condivisi, da esplicitare quali: le caratteristiche emergenti dei minori per i quali occorre reperire le risorse, la chiarezza e condivisione degli obiettivi e del percorso di affido, la costruzione di alleanze sui principi/valori fondamentali, la definizione di messaggi/linguaggi omogenei, la chiarezza su compiti e ruoli di ognuno.

 

v     Accompagnare famiglie/singoli nell’approfondire la loro disponibilità all’affido e all’accoglienza, nonché sostenerli ad esperienza avviata per le famiglie che liberamente intendono avvalersi di associazioni in cui si riconoscono con il fine di garantire ed implementare risorse per l’affido e l’accoglienza.

 

v     Garantire risorse al fine di avviare progetti sperimentali di “accoglienza diversificata” di minori prossimi alla maggiore età e/o maggiorenni che non hanno ancora terminato il progetto formativo e per i quali non sia opportuno l’interruzione del progetto di affido e per progetti che possano rispondere ad esigenze di minori ad elevata multi problematicità, soggetti a provvedimenti della autorità giudiziaria minorile.

Le risorse e le modalità di partecipazione saranno specificate nell’ambito dei progetti avviati.

 

Art.2

Procedure operative

Nel perseguire l’obiettivo indicato di una diffusione sempre più a vasto raggio di una cultura dell’affido, realizzata privilegiando un contesto in cui pubblico e privato operano in sinergia, le Equipe Integrate  si impegnano a:

1.      confrontarsi metodologicamente con il Coordinamento Nazionale servizi Affido  alla luce delle prassi informative e di sensibilizzazione divulgate a livello nazionale;

2.      garantire che la famiglia affidataria venga informata, conosciuta e valutata dagli operatori delle Equipe Integrate, Assistente sociale e Psicologo. Il percorso complessivo di valutazione delle famiglie / persone disponibili all’affidamento si articola in  fasi di competenza dell’Equipe Integrate d’Ambito per l’Affido quali:

ü      Prima informazione ;

ü      Conoscenza e valutazione della famiglia /persona disponibile all’affido;

ü      Proporre l’abbinamento famiglia affidataria e minore in collaborazione con i Servizi Territoriali competenti;

ü      Sostegno dei percorsi attraverso i gruppi delle famiglie affidatarie;

ü      Verifica e valutazione del  progetto di affido in fase di inizio,  itinere e finale, di rientro in famiglia, attraverso una consulenza tecnica condivisa con gli operatori titolari dei casi nel pieno coinvolgimento della famiglia affidataria e/o Associazioni;

     3. garantire inoltre che il percorso di conoscenza e valutazione della famiglia          affidataria preveda almeno 4/5 colloqui e una visita domiciliare e che le caratteristiche della famiglia affidataria, la sua disponibilità e le ipotesi di abbinamento siano riportate in una apposita Banca Dati e modulistica utilizzata da tutti gli operatori Assistenti Sociali e Psicologi delle Equipe Integrate del territorio della provincia di Ancona. La Banca Dati verrà aggiornata almeno almeno ogni 12 mesi;

4.      individuare tra le famiglie proposte quella/e maggiormente rispondente/i ai requisiti formulati dagli operatori territoriali responsabili del caso (avvalendosi della scheda di richiesta di affido e del  progetto), integrata da ulteriori informazioni e/o contatti con i suddetti per l’ipotesi di abbinamento;

5.      promuovere incontri tra gli operatori che hanno conosciuto la famiglia e gli operatori  responsabili del caso, al fine dell’abbinamento e dell’avvio del progetto redatto di affido;

6.      promuovere progetti nei limiti delle risorse finanziarie previste dagli Ambiti T.S. e dalle ASUR ZT al fine di avviare progetti sperimentali di “accoglienza diversificata” di minori con elevata multi problematicità e  minori prossimi alla maggiore età o che non hanno ancora terminato il progetto formativo e/o per i quali non sia opportuno l’interruzione del progetto di affido;

7.      garantire che la famiglia affidataria venga supportata attraverso incontri di gruppo periodici;

8.      promuovere  attività di sensibilizzazione, annualmente concordate, verificate e pianificate nel corso dell’anno con  le Associazioni sul territorio di area vasta della Provincia di Ancona. A tal fine gli Ambiti riconoscono tali attività di sensibilizzazione e/o formazione  realizzate dalle Associazioni, un contributo annuale di € 1.000,00; la definizione del tipo di attività e/o formazione verranno concordate con le equipe nella riunione di area vasta definendo i comuni dove si svolgeranno e i tempi di realizzazione;

9.      prevedere  la partecipazione di famiglie affidatarie, quali testimoni dell’esperienza di affido, a incontri promossi dalle Equipe Integrate;

10.  individuare percorsi formativi condivisi tra operatori sanitari, sociali e associazioni;

11.  informare le famiglie sulle associazioni presenti sul territorio.

 

Le  associazioni  si impegnano  a:

1.      attivare iniziative locali e territoriali a seguito di attività promozionali sull’affido familiare anche in collaborazione con le Equipe Integrate;

2.      diffondere materiale di promozione dell’affido, sia in occasione di proprie iniziative che di libera diffusione; 

3.      prevedere  la partecipazione di famiglie affidatarie, quali testimoni dell’esperienza di affido, a incontri promossi dalle Associazioni;

4.      partecipare a incontri periodici di monitoraggio dell’andamento della sperimentazione con le Equipe Integrate almeno semestralmente nei primi due anni di sperimentazione;

5.      pianificare annualmente le attività di sensibilizzazione promozione e formazione concordate tra le Associazioni  e  le Equipe Integrate al fine di evitare sovrapposizioni e dispendi di risorse di personale ed economiche;

6.      accompagnare famiglie/singoli che intendono avvalersi di  Associazioni in cui si riconoscono con il fine di  approfondire la propria disponibilità all’affido, ed essere  sostenuti  ad esperienza avviata.

 

Art.3

 Per l’attività svolta si prevede un compenso omnicomprensivo da definirsi annualmente sulla base dell’entità e tipologia dell’attività svolta; l’associazione dovrà fornire rendicontazione annuale delle prestazioni ed interventi effettuati da allegare alla fattura.

 

 

Art.4

Verifica dei risultati

Il presente protocollo è attuato a titolo sperimentale e in itinere sarà sottoposto a verifica almeno semestralmente :

- della congruità delle modalità operative individuate rispetto alle finalità

- dei risultati raggiunti rispetto ai fruitori delle risorse attivate.

 

Art.5

Esecutività e durata del protocollo

Il protocollo d’intesa diviene esecutivo con l’approvazione da parte delle rispettive Conferenze  dei Sindaci degli Ambiti Territoriali del territorio della Provincia di Ancona e dopo la sottoscrizione delle parti e ha la durata di tre anni.

 

Art.6

Varie ed eventuali

Al presente protocollo potranno essere aggiunti Enti e/o Associazioni che ne condivideranno e sottoscriveranno il relativo contenuto.

 

 

Conclusione

Si precisa che la conditio sine qua non affinché si verifichi il buon esito di un affido con il rientro del minore, è che i Servizi lavorino con la famiglia di origine per il recupero delle proprie capacità genitoriali, come stabilito dalla la legge 149/2001, nell’articolo 1 comma n. 1 e 2.

 

 

 

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