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La spiritualità dell'adozione ( Forum Bloccato) | |
Forum di Amici dei Bambini : La spiritualità dell'adozione : La spiritualità dell'adozione |
Topic: Chi stiamo aspettando nel figlio | |
Autore | Messaggio |
elisa66
Saggio Iscritto dal : 18 Dicembre 2008 Da: Italy Status: Offline Posts: 516 |
Topic: Chi stiamo aspettando nel figlio Postato: 29 Luglio 2011 alle 09:53 |
Vangelo Lc 10, 38-42
Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose. Dal vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Noi genitori adottivi siamo chiamati a vivere l'esperienza di Marta quando apriamo le porte della nostra casa ai nostri figli. Si, attendiamo tanto tempo fuori da quella porta nella speranza che prima o poi arrivi quel pellegrino che nessun ha voluto o potuto accogliere.
Si, lo vogliamo fare entare in casa nostra, non vogliamo che vada in un altra casa, vogliamo farlo diventare nostro figlio. Ma non siamo noi che abbiamo scelto lui, non siamo stati noi a dirgli che doveva passare da casa nostra, e lui che è passato ispirato dalla Volontà più alta, quella della grazia divina.
Una volta arrivato riconosciamolo come nostro figlio, non tanto nella carne ma come un essere umano in cui una parte del Dio infinito abita in lui.
Non diamogli solo da mangiare per sfamare il suo corpo ma nutriamo il suo spirito, non porgiamogli solo da bere ma riversiamo il nostro amore sull'arsura che sperimentato nella sua vita, non copriamolo solo con abiti eleganti ma rivestiamo di questa dignità che gli è dovuta, non accogliamolo come pellegrino o forestiero ma come nostro figlio e fratello, non lasciamolo solo nella prigione della sua solitudine ma visitiamolo ogni giorno con la nostra presenza, con l'ascolto e con parole e gesti di speranza.
Tutto questo servizio è faticoso, abbiamo bisogno di riposarci ogni tanto. Allora siediamoci giornalmente alla mensa della parola di Dio, siamo tutti invitati. Lasciamoci servire da quel Signore che continua a farsi nostro Servo perchè noi possiamo compiere degnamente ed efficemente il servizio ai nostri figli che appartengono a Lui perchè Egli vive in loro.
Questo tempo estivo è tempo di riposo nel corpo e nello spirito, approfittiamone per ripartire con maggiore slancio alla ripresa.
Anche se riusciamo a raccogliere dalla mensa della parola solo delle briciole esse sono sufficienti per saziare temporaneamente la nostra fame e la nostra sete di Dio. La pienezza e la totalità a cui tendiamo cerchiamola nel desiderio di giungere alla patria beata insieme a nostri figli. In queste notti estive alziamo gi occhi al cielo, guardiamo le stelle luminose nel buglio della notte e fra di esse ricordiamoci dell'insegnamento delle due sante sorelle di Betania, Marta e Maria.
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davi1
Saggio Iscritto dal : 15 Ottobre 2010 Da: Italy Status: Offline Posts: 361 |
Postato: 11 Agosto 2011 alle 19:20 |
Grazie Elisa66!
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L'aquila...vola alta e libera...rapace quanto basta per mangiare...protettiva verso i suoi cuccioli.
gabriella |
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