Lory,

secondo me le risposte alle domande che ti fai si svilupperanno nel tempo, quando avrai davvero di fronte un figlio (o più figli) e una storia.

Prima, si possono immaginare alcune direttive di massima (in primo luogo, l'abbandono non è mai colpa dei bambini, non erano loro ad essere brutti, cattivi, inadeguati, ecc.), ma la declinazione concreta di questi principi si può fare solo nella realtà di una relazione.

Ad esempio, a me questa frase

Postato originariamente da lorynuvola "... Se riusciremo, invece, a far prevalere in noi che condizioni di vita difficili hanno costretto chi era sicuramente buono e lo amava a rinunziare a lui, gli faremo sentire che è una persona preziosa".

provoca fastidio, perché, nella realtà dei miei figli, non ha davvero senso.

Ma per qualcuno, magari, può essere così e sarebbero invece le mie "risposte" a dar fastidio.

Nel nostro caso, non c'è nessuno che ha rinunciato per amore, sicuramente non i genitori biologici. Non c'erano "condizioni di vita difficili", intese come povertà, emarginazione: tutt'altro. I genitori erano persone fragili (seppure in sensi diversi), così fragili da non essere state capaci di mettere l'amore per i figli prima dei loro dolori, dei loro problemi, delle loro cose irrisolte. Non c'è giustificazione in questo, io non li voglio giustificare. C'è la speranza che i miei figli arrivino ad anteporre la compassione (nel senso più alto del termine) alla rabbia. Perché di motivi per essere arrabbiati ce n'è più di qualcuno.

Quello di cui sono convinta è che si debba lasciare massimo spazio ai sentimenti dei figli: è legittimo che provino amore per chi li ha messi al mondo, è legittimo che siano arrabbiati; è legittimo che sognino di ritrovarli, è legittimo che non ne vogliano sapere nulla. Soprattutto devono sentirsi liberi di poter far oscillare i loro sentimenti, lasciarli evolvere.

Quanto alla domanda che ti ha fatto lo psicologo, non c'è una risposta.

Un genitore alcolista è ben diverso da un genitore che ha subito una violenza; parlarne con un bambino di 4 anni non è la stessa cosa che parlarne con un adolescente di 14; anche arrivati a 14 anni, non è la stessa cosa parlarne con un bambino adottato neonato (che dunque non ha sperimentato/non ricorda nulla della famiglia bio) e con uno adottato già grandicello; e via dicendo.

Io sono per raccontare nel tempo tutto quello che so: nel tempo, aspettando quando i figli sono (secondo me) pronti per gli ultimi tasselli, preparando nel frattempo il terreno.

 

Giustifare o meno chi lo ha messo al mondo.... Eowyn mia figlia bio di 20 anni,non li giustifica,forse perche'e'ancora troppo giovane?forse!di sicuro da parte mia ci vedo lo specchio di mio figlio,lei e'particolarmente arrabbiata e spesso chiede a me,cosa mi spinga a giustificarli,rispondo che l'odio non ha mai portato da nessuna parte,che senza di loro lorenzo non sarebbe diventato nostro figlio,che tale decisione e'stata dettata dal crescere in un paese dove per molti anni ha regnato il regime ecc..,   ma in realta'non so'neppure io se ne sono cosi'tanto convinta. 

la causa parlava di un ragazzo 18enne appena compiuto che aveva mandato in causa il padre della sua ex ragazza 15enne,la ragazza  l'anno scorso convinta dal padre ,ha abbandonato,anzi il nonno ha abbandonato la bambina appena nata in una culla termica(ex ruota) è il padre della piccola dopo un anno di riflessione voleva sapere che fine avesse fatto sua figlia,perchè lui non era stato avvisato dell'abbandono della piccola,lui non sapeva neanche il sesso del bambino,è il giudice ha deciso che il nonno doveva dire al padre dove avevo messo la bambina così lui poteva reclamarla è bloccare l'adozione della bimba,per poi poter vivere felici e contenti...... io mi domando una cosa.......il giudice........non ha pensato alla povera coppia che hanno adottato la bambina???? loro che sicuramente l'hanno adottata neonata,le hanno fatto le nottate ecc....si sono sentiti chiamare mamma e papà(la bimba adesso ha 1 anno) se la sono cresciuta per un anno ,immagino la loro felicità!! saranno sicuramente felicissimi con la loro figlia dopo aver tanto sofferto per l'attesa,,,,è adesso? all'improvviso dopo che il padre bio si è fatto l'anno sabbatico e ha deciso che vuole essere un padre,loro poverini verranno avvisati da un carabinere o per posta che la loro adozione è diventata a rischio giuridico,perchè la loro adozione non era al rischio giuridico perchè la bimba è stata abbandonata alla nascita e non riconosciuta da nessuno..... per un padre che la rivuole???? è ASSURDO!! CHE QUESTI GIUDICI SI COMPORTANO COSI ANZI LA LEGGE ITALIANA PERCHè IL GIUDICE8ERA UNA DONNA) NE  ERA DISPISCIUTA HA DETTO PENSATE AL BENE DEL BAMBINO PRIMA DI INTERVENIRE....IO SONO SCIOCCATA COME SI PUò IGNORARE I SENTIMENTI DI QUEI 2 POVERI GENITORI ADO....

IO RINGRAZIO DIO PER AVER ADOTTATO ALL'ESTERO,COSI QUESTI RISCHI NON LI HO